PUBBLICAZIONI e FILMATI

BAUSCIA! IL BALLO AMBROSIANO: FORME IMPROVVISATIVE, MUSICA E CONTESTI Romana Barbui, Michele Cavenago, Fabio Lossani, Placida Staro (Ediz. Nota dicembre 2023)

Questo libro corona a piu’ voci (Barbui-Cavenago-Lossani- Staro) quarant’anni di ricerche  su polca, valzer, mazurca, scottish, quattro tempi e altri balli popolari urbani “alla milanese”: testi, ma anche video, audio, e spartiti consultabili con codice QR. Per info e per ricevere una copia contattare lostivalecheballa@gmail.com

IL CARNEVALE DEGLI ZANNI DI PESCOROCCHIANO (documentario video 2019)

Il breve documentario relativo al Carnevale degli Zanni di Pescorocchiano (Rieti), si è posizionato tra i finalisti della RASSEGNA VITTORIO DE SETA DOCUMENTARI ETNOGRAFICI 2019. E’ prodotto dall’Associazione Culturale Lo Stivale che Balla e dall’Associazione Culturale La Compagnia degli Zanni di Pescorocchiano. Tra le montagne del Cicolano, a Carnevale, compagnie di Zanni si riuniscono per andare alla conquista del Castello vicino. Turchi, Guerrieri e Zannoni o Pulcinella, armati di spada, si sfidano con versi in rima. La compagnia dà vita, tra musica e danze, a uno spontaneo teatro popolare di piazza. Si ringraziano l’Associazione Baronia e le famiglie della zona per la cortese ospitalità e l’Associazione Musicale Città di Pescorocchiano per la partecipazione.

https://www.youtube.com/watch?v=3qpIWZlWF2U

MOVENZE DI COMUNITA’di Germano Melotti, Michele Cavenago e Romana Barbui. A cura di Sergio Cotti Piccinelli (ottobre 2018)

La ricerca indaga e riordina i reperti di memoria che si riferiscono ai balli e alle danze tradizionali in Valle Camonica. Ci si muove lungo il crinale di un mondo ormai trapassato, ma di cui continua a vivere tuttora una luce di mistero che ogni volta ci meraviglia. Movenze di comunità rintraccia i fili di questo stupore per ritrovare, al di là del crinale, un mondo di solide coerenze e di marcate identità sociali.Realizzato nell’ambito del progetto Maraéa, le meraviglie di una comunità.

Libro e DVD

COI NOSTRI STRUMENTI: la tradizione delle Quattro Province dall’artigianato alla festa di Claudio Gnoli, Valter Biella, Michele Cavenago, Fiorenzo Debattisti, Paolo Rolandi (2016)

Basandosi sia su testimonianze originali sia sui documenti già pubblicati, questo testo illustra la tradizione musicale tuttora viva nell’Appennino delle Quattro Province, il territorio montano compreso fra Genova e l’Oltrepò. Suoi elementi peculiari sono il piffero, un oboe popolare costruito e praticato sul posto, la musa, cornamusa che in passato lo accompagnava, e la fisarmonica, che ha sostituito la musa dalla prima metà del Novecento. Le origini di strumenti e usi sono da riconnettere ai materiali impiegati dalla cultura contadina e ai contatti commerciali veicolati dalle carovane di muli che percorrevano questi monti collegandoli, in particolare dal Basso Medioevo, da un lato al porto di Genova e all’Oriente e dall’altro alle fiere francesi e fiamminghe. Per gli ultimi secoli abbiamo notizia di una scuola di maestri pifferai che hanno trasmesso oralmente la loro arte fino ai suonatori contemporanei. Costoro guidano tuttora le feste dei paesi delle alte valli, nelle quali si esprimono una sana socialità e la pratica tradizionale degli antichi canti – bujasche, stranot… – e danze – piana, alessandrina, monferrina, giga a due, giga a quattro, povera donna, perigordino, polca a saltini, mazurca, valzer… L’insospettata ricchezza di questo patrimonio culturale e umano induce tanto a praticarlo quanto a interrogarsi sui suoi ruoli nel mondo globalizzato in cerca di nuove identità...

Reperibile gratuitamente qui: http://ssoar.info/ssoar/handle/document/48868
4P Coi nostri strumenti

LA DANZA VIVA, VIVA LA DANZA! (Romana Barbui, Michele Cavenago 2016)

Videodocumentario sulle danze nelle Valli di Lanzo proiettato a Mezzenile  il 10-12-2016 nella giornata dedicata all’antropologia visiva nelle Valli di Lanzo.

https://www.youtube.com/watch?v=rP8q9WDIJCs&t=2s

https://www.youtube.com/watch?v=c8iVevTrCGU&index=15&list=UU3zH5omorEH2POsaBHyIvtQ

il locale al centro

LA PANTASIMA DEL CICOLANO – documentario etnografico della Compagnia degli Zanni di Pescorocchiano (2016)

Secondo posto all’11a EDIZIONE DELLA RASSEGNA DEL DOCUMENTARIO ETNOGRAFICO, che aveva come tema IL FUOCO nelle diverse situazioni culturali, sacre e profane e nei differenti contesti ambientali, regionali e locali indetto dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari. A tale rassegna, che si è tenuta a Ravenna, hanno concorso decine di documentari che illustravano tradizioni popolari riguardanti il fuoco di ogni parte d’Italia (in particolare Friuli, Lombardia, Calabria, Sicilia, Puglia, Marche, Sardegna). Il documentario ha come fine quello di documentare la vitalità e le modalità di realizzazione di questa tradizione popolare del Cicolano e del reatino che per la sua diffusione è diventata un vero emblema del territorio. La regia e i testi sono stati curati da Salvatore Luciano Bonventre, mentre la grafica e l’editing dall’operatore Mario Mattia Mostoccotto. Hanno inoltre collaborato la Ditta Pirotecnica Mattei di Torano, l’Associazione Stivale che balla di Milano, la web tv Rete 0 di Rieti, l’Associazione Segnali di Fumo, il comune di Pescorocchiano e il Comitato pro Offeio. E’ la terza volta che la Compagnia degli Zanni sale sul podio ad un concorso nazionale documentando visualmente le tradizioni del Cicolano: nel 2013 infatti aveva vinto il primo premio con il filmato Il Carnevale degli Zanni del Cicolano, nel 2014 con Il pellegrinaggio alla Santissima Trinità e la comunità di Pescorocchiano aveva ottenuto il secondo posto ed ora un nuovo secondo posto con quest’ultimo sulla Pantasima. L’intenzione è quella di continuare a raccontare a tutti la Valle del Salto da un punto di vista antropologico e culturale in maniera seria e puntuale. Tutti i documentari sono visibili su you tube.

https://youtu.be/tbtfR3tMtw0

VIAGGIO NELLA DANZA POPOLARE IN ITALIA Itinerari di ricerca del Centro Nord                                                                                         a cura di Noretta Nori (Palombi Editore, 2014)

Edito dalla Palombi Editori, il volume Viaggio nella danza popolare in Italia. Itinerari di ricerca del Centro Nord è il secondo di una trilogia pensata da un gruppo di studiosi come un viaggio attraverso le culture coreutiche e musicali dell’Italia. Pubblicato nel giugno 2014 e preceduto da un primo manuale introduttivo, Introduzione allo studio della funzione e della forma, che aveva lo scopo di fornire strumenti e metodi per avviare lo studio della danza popolare, Itinerari di ricerca del Centro Nord raccoglie invece i contributi etnografici relativi all’area centro – settentrionale dell’Italia e sarà seguito da Intenerari di ricerca del Centro Sud, a conclusione di questo ambizioso progetto di ricerca e di studio.

Il volume, imponente per numero di pagine, riunisce i saggi ideati da un gruppo di studiosi: Attilio Baccarin, Romana Barbui, Gianpiero Boschero, Modesto Brian, Michele Cavenago, Marisa Dogliotti, Ilaria Demori, Claudio Gnoli, Roberto Lucanero, Marco Magistrali, Filippo Marranci, Dario Mimmo, Domenico Zamboni, Placida Staro, Domenico Torta, Maria Renata Zaramella, tutti attivi da molti anni in diverse aree del territorio italiano, per approfondire lo studio di danze e rituali autoctoni, attraverso un repertorio di metodologie, basato sull’antropologia condivisa e sulla condivisione dell’esperienza e tutti coordinati da Placida Staro, tra le più grandi figure dell’antropologia della danza e dell’etnocoreologia non solo italiana ma anche internazionale.

Impreziosita da un copioso apparato di immagini, raccolte dai diversi studiosi nel corso delle loro ricerche, da un dvd contenente interessanti documenti video e da una serie incessante di trascrizioni coreutiche e musicali in Labanotation che accompagnano gli excursus storici, filologici ed etnografici, la raccolta è il risultato di un progetto editoriale fortemente voluto dalla curatrice Noretta Nori che utilizza un tono partecipato per presentare questo testo che ha l’aspetto di un vero e proprio viaggio attraverso le danze popolari italiane:

“Narrare nel segno del ricordo e della riflessione su un oggetto di studio tanto amato. Scrivere per consegnare agli altri questo amore. Da sempre ho avuto un interesse per le danze popolari. Non lo chiamerei solo interesse ma passione costante, coltivata lungo il procedere della mia vita, nata da un’attenzione continua al ballo quale componente espressiva attraverso cui sin dall’infanzia si realizzava una delle modalità, quella più autentica, del mio essere al mondo”.

Leonilde Zuccari

http://www.giornaledelladanza.com

VIAGGIO NELLA DANZA POPOLARE IN ITALIA Vol.1 (Gremese Editore, 2014)

La necessità di danzare è condivisa dalla umanità intera, molteplici sono le funzioni che la danza assolve nelle diverse società e culture e altrettante sono le forme attraverso cui essa si manifesta. Funzioni e forme sono i campi d’indagine di questo volume che offre strumenti critici e metodologici alla riflessione teorica sulla danza popolare quale “oggetto specifico” di studio di grande valore antropologico.

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